Parole chiave: 3 – “educare”

Pubblichiamo i recenti interventi realizzati per il Forum delle Disuguaglianze e delle Diversità dedicati alle parole chiave della Cittadinanza.

Franco Lorenzoni ci guida in un meraviglioso viaggio intorno al concetto e alla pratica dell’“educare”, un viaggio accompagnato da racconti, riflessioni illuminanti con parole semplici e profonde. (Per il FDD, 4 dicembre 2020)

Tre aspetti dell’educare sono fondamentali.

  • Educare alla libertà, la libertà di scelta, operare in base alle proprie capacità, costruire ed offrire un contesto in cui si possa acquisire maggiore autonomia di giudizio, maggiore libertà di scelta, maggiore possibilità di operare in base al proprio carattere, in base alle proprie inclinazioni, ai propri talenti.
  • Fornire gli strumenti per capire il mondo, per agire, per capire più noi stessi a partire da un uso articolato della lingua e dalla capacità di muoversi sul terreno della logica.
  • Praticare il confronto attraverso la partecipazione, i dialoghi e renderci conto di quanto la comunità può fare per educarci tutti quanti, perché educare è qualcosa di reciproco e manifestare ciò che c’è di più sacro: il diritto di cercarsi una propria verità.

Non si può educare senza avere una visione diceva Nora Giacobini, grande educatrice del Movimento di Cooperazione Educativa: una visione può essere fornita da un testo come quello dell‘articolo 3 della Costituzione ed analizzarlo nelle sue affermazioni.

“Dare pari dignità”: si parte dall’ascolto, dare voce a tutti.

“Rimuovere gli ostacoli”: ciò richiede uno schieramento etico e la scuola deve fare di tutto per rimuovere gli ostacoli della differenza che diventa discriminazione, non solo di carattere economico, ma anche dell’esperienza, del carattere per aprire porte, gettare ponti. Occorre dare gli strumenti perché ciascuno possa esprimere al meglio se stesso.

“Il pieno sviluppo della persona umana”: ecco, questa è l’utopia, cioè un punto alto cui tendere. Che cosa è se non la possibilità di cercare, di stare in ricerca e di provare ad individuare qual è il proprio ruolo che si può svolgere nella società?

La costruzione culturale è un’opera collettiva, è relazioni, perciò ci si educa meglio nella comunità perché ci sono tanti occhi con cui vedere.

La grande scommessa dell’educare: educare è conoscere di più se stessi ed il mondo ma lo si può fare solo in relazione con gli altri o molto meglio con gli altri, meglio se gli altri sono diversi da noi perché la cultura è reazione, relazioni da tessere, da costruire perché tutti ci si possa reciprocamente educare.

Franco Lorezoni, maestro elementare, insegna a Giove, in Umbria. Nato a Roma nel 1953, nel 1980 ha fondato ad Amelia la Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa. Il suo ultimo libro è “I bambini pensano grande”, Sellerio. Un consiglio di lettura: https://www.internazionale.it/opinione/franco-lorenzoni-2/2018/12/10/dichiarazione-diritti-umani-scuola

Franco Lorenzoni – OpenForumDD, 4 dicemebre 2020 – Parole per costruire un senso comune (https://bit.ly/OpenForumDD_Archivio)

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