Prosegue il progetto sulla rete di informatori di prossimità al quartiere Vallette a Torino

Un nuovo modello di empowerment sociale si sta sviluppando nel quartiere a sostegno delle persone fragili, con malattie croniche: una rete di figure riconoscibili sul territorio per una comunicazione più accessibile fra servizi e utenti. Una prossimità che consentirà di rilevare i bisogni e veicolare informazioni con un linguaggio comprensibile.

Le disuguaglianze sociali e le disparità di salute sono interdipendenti e la dimensione sanitaria e quella sociale sono inscindibili.

di Carla Maretti, Jasmine Tota, Elisa Viale

Nato per iniziativa di CIPES e Cittadinanzattiva, in collaborazione con La Bottega del Possibile e in partenariato con l’ASL Città di Torino (Distretto Nord Ovest), con la Circoscrizione 5 e con diverse associazioni di malati cronici (Insieme per Fare, AMaR Piemonte Onlus – Associazione malati reumatici del Piemonte, ANAP Onlus – Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle”), il progetto “L’informazione di prossimità a sostegno delle persone con malattie croniche nel quartiere Vallette” è realizzato grazie al contributo dalla Regione Piemonte e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il progetto si colloca in linea con le indicazioni del Piano Nazionale di Cronicità (PCN) del 2016, in particolare in riferimento ai punti, in cui viene sottolineata la necessità di investire sull’empowerment dei pazienti, delle persone e delle comunità come strumento fondamentale ai fini della tutela e della promozione della salute.

In linea con le raccomandazioni della strategia Salute 2020 dell’OMS, il Piano Nazionale di Cronicità mira a ri-definire un assetto nuovo in tema di salute, con uno spostamento, sempre maggiore, dell’attenzione sul territorio e i contesti della vita quotidiana, i luoghi in cui “le persone vivono lavorano, amano, fanno acquisti e si divertono”. È ormai quasi universalmente riconosciuta la necessità di ripensare la tutela della salute, investendo maggiormente sul welfare di prossimità e ponendo al centro gli individui e le loro comunità. La qualità del tessuto comunitario risulta determinante per mantenere una buona qualità di vita, per promuovere effettivamente la salute, agendo in un’ottica preventiva e per favorire una tutela del benessere della persona, che ponga al centro l’individuo, adottando una prospettiva olistica e globale che superi la compartimentalizzazione fra sociale e sanitario. Questo è necessario in particolar modo per quanto riguarda i soggetti più fragili e di coloro che soffrono di malattie croniche, in quanto, soprattutto in questi casi, si verifica la sovrapposizione di più patologie, vulnerabilità e situazioni di disagio sociale.

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L’informazione di prossimità a sostegno delle persone con malattie croniche nel quartiere Vallette a Torino

Il quartiere Vallette di Torino è storicamente un’area urbana altamente popolata, con fragilità socio-sanitaria, che rende la popolazione più vulnerabile. Tuttavia, sono moltissime le realtà che si impegnano quotidianamente ad aiutare la popolazione più anziana e fragile. Infatti, all’interno di questo panorama, la comunità – attraverso le istituzioni, gli enti del terzo settore e i cittadini – si rende disponibile e attiva con il fine ultimo di tutelare e promuovere la salute e con lo scopo di diminuire le disuguaglianze sociali.

Nonostante siano tante le realtà attive nel quartiere esiste un gap informativo tra i servizi e i cittadini, che non permette a tutti e tutte di accedere alle informazioni necessarie. Ed è proprio in questo contesto che si colloca il progetto.

Il progetto “L’informazione di prossimità a sostegno delle persone con malattie croniche nel quartiere Vallette” si colloca in linea con le indicazioni del Piano Nazionale di Cronicità del 2016, con lo scopo di mettere a disposizione delle istituzioni sanitarie e degli abitanti del quartiere una forma innovativa di comunicazione volta a favorire l’empowerment dei cittadini, il rafforzamento dei legami comunitari e una sinergia integrata tra tutti gli attori coinvolti.

L’obiettivo specifico del progetto è quello di insediare una rete di 10/15 informatori di prossimità nelle Vallette, quartiere interessato dalla sperimentazione. Gli informatori di prossimità sono definiti come persone residenti nel territorio, ben inseriti nei sistemi di relazioni e considerate generalmente autorevoli e affidabili, per esperienza e/o per posizione sociale e professionale.

L’innovazione del progetto consiste nella costruzione di un canale di comunicazione bidirezionale, attualmente non esistente, fra l’organizzazione sanitaria, i cittadini e gli enti del terzo settore, in riferimento a questioni di salute, sanitarie, sociali e organizzative.

Il progetto è nato per iniziativa di CIPES e Cittadinanzattiva, in collaborazione con La Bottega del Possibile e in partenariato con l’ASL Città di Torino (Distretto Nord Ovest), con la Circoscrizione 5 e con diverse associazioni di malati cronici (Insieme per Fare, AMaR Piemonte Onlus – Associazione malati reumatici del Piemonte, ANAP Onlus – Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle). Esso è realizzato grazie al contributo dalla Regione Piemonte e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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