Mano nella mano contro il razzismo

Anche Cittadinanzattiva Piemonte APS a Torino con la Rete 21 marzo per l’abrogazione dei decreti sicurezza e la chiusura dei Centri di Permanenza e Rimpatrio


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali

(Art. 3 della Costituzione italiana)


Duecento persone domenica pomeriggio a Torino in piazza Castello hanno manifestato per il rispetto dei Diritti fondamentali dell’uomo, per l’uguaglianza e la dignità delle persone, diritti sanciti dalla nostra Costituzione e ribaditi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che stigmatizzano ogni forma di discriminazione e razzismo.

Giovani e meno giovani, associazioni, organizzazioni sindacali confederali riunite in piazza in un flash mob significativo per chiedere due passi concreti verso i valori costituzionali: l’abrogazione immediata dei decreti sicurezza e sicurezza bis (attualmente solo modificati); la chiusura dei CPR, luoghi di detenzione, tortura e disumanità.

L’evento è stato organizzato dalla Rete 21 marzo – Mano nella mano contro il razzismo, composta da molte associazioni (fra cui Cittadinanzattiva Piemonte APS), organizzazioni sindacali confederali e singole persone della città di Torino impegnate nel contrasto al razzismo e alle discriminazioni per la Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale. Hanno anticipato la manifestazione di domenica, “Io sono antirazzista – Torino scende in piazza”, tre incontri online trasmessi sui canali Facebook della Rete 21 marzo – mano nella mano contro il razzismo (@Rete21marzo) e sul canale YouTube dell’agenzia stampa Pressenza Italia.

Il “Dialogo sull’attivismo antirazzista di base” ha introdotto sul significato di essere antirazzista oggi, essere cittadini e riconoscere la propria identità culturale e sociale in Italia. Sono seguiti momenti di confronto fra istituzioni e sindacati sull’antirazzismo a Torino e riflessioni sulla potenza e la delicatezza delle parole con “Il linguaggio nella narrazione antirazzista”.

Essere in rete

Fonte: https://www.secondowelfare.it/

Vivere insieme nel mondo significa essenzialmente che esiste un mondo di cose tra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo è posto tra quelli che vi siedono intorno

Hanna Arendt


La società civile ha sempre dimostrato di sapersi organizzare di fronte ad un problema comune: in modo spontaneo le persone agiscono riconoscendosi parte all’interno di quel problema. Si creano comitati, gruppi di auto-mutuo-aiuto, associazioni di persone che volontariamente e grauitamente si mettono a disposizione per la cura di chi è più fragile.

Continua a leggere “Essere in rete”
Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora